African Stories: Sonny Olumati, l'influencer dei diritti civili

African Stories: Sonny Olumati, l'influencer dei diritti civili
African Stories: Sonny Olumati, l’influencer dei diritti civili 
Accento romano e tono scanzonato al telefono di chi ha contezza del proprio personaggio. Di chi sa di essere un punto di riferimento per gli italiani di seconda generazione e non solo. A differenza dei genitori arrivati dalla Nigeria a Roma negli anni Ottanta, grazie a una borsa di studio dell’Università Cattolica, Sonny, classe 1986, ha traslocato semplicemente da Roma Sud a Roma Nord. E con i suoi 156mila follower su Instagram, è diventato l’influencer dei diritti civili. In primis quello della cittadinanza paradossalmente negata a tanti ragazzi e ragazze nati e cresciuti qui.
Ma Sonny Olumati non è solo una celebrità sui social. Perché dietro al personaggio, c’è chi è riuscito a costruire la sua carriera da solo e si batte contestualmente per i nati italiani non riconosciuti dalla legge. “Sono online dal 2017, dopo una delusione amorosa ho deciso di sbarcare sui social”, racconta Sonny.

African Stories: Sonny Olumati e la sua attività sui social e professionale 

Il suo profilo, dunque, è una miscellanea di interventi in giro per l’Italia in qualità di attivista per l’associazione “Italiani senza cittadinanza” guidata da Paula Baudet Vivanco. Una giornalista arrivata nella Capitale da bambina per scappare dalle persecuzioni del regime di Pinochet. Di apparizioni come ballerino, ha fatto parte del corpo di ballo di Zelig per 5 anni, di Amici, di Miss Italia. Di autore di programmi in Tv, ha scritto sketch con Claudio Bisio, Gabriele Cirilli. E realizzato servizi per il programma Nemo in onda su Rai2 dal 2016 al 2018.
“Pubblico semplicemente anche stralci di vita di un italiano di seconda generazione per sdoganare questo cliché ossia che gli italiani in questione vivano il più delle volte in condizioni disagiate”, specifica il giovane che infarcisce le sue caption pure di meme divertenti e riferimenti storici su angoli della sua città. Se i social, però, sono arrivati per caso nella vita di Sonny, non si può dire lo stesso della comunicazione in senso lato che lo ha conquistato nel 2016 con il suo primo incarico presso un’agenzia. “Sono sempre stato bravo con le strategie e, infatti, mi occupavo in questo caso di sostenere cittadini candidati alle elezioni politiche – continua Sonny -. Oggi ho la mia agenzia che si occupa di gestire aziende, personaggi pubblici e politici, organizzazioni, professionisti di alto livello”.

African Stories: Sonny Olumati e la questione della cittadinanza italiana

Al netto, tuttavia, dei suoi successi professionali, Sonny si trova a non essere ancora un cittadino italiano. A causa di un iter burocratico complesso che lo ha portato a vedere sospesa la sua domanda per la cittadinanza italiana più volte durante gli anni. “In Italia ci sono 2 milioni di persone che dovrebbero ricevere la cittadinanza, solo 64mila sono a Roma”, chiosa Sonny. Che riesce a fare luce su una vexata quaestio tutta made in Italy e che non riconosce a tante persone il diritto di essere italiane. Per fortuna che ogni tanto accorre la fantasia a edulcorare la realtà, grazie all’alter ego di Sonny, Primo, che nel libro scritto per African Medical and Research Foundation (Amref Health Africa), dovrà viaggiare su pianeti diversi e sconfiggere tutte le sue paure. A partire dal dolore di chi si sente fuori posto. Il testo è un unicum nel panorama letterario, perché al centro c’è un bambino nero nato in Italia che non si lascerà intimorire dal mondo e avrà la forza per cambiarlo. Esattamente come Sonny.
Veronica Otranto Godano