Ferrari GT 250 appartenuta a Mohammed V, re del Marocco: a quanto sarà battuta all'asta?

Ferrari GT 250 appartenuta a Mohammed V

Ferrari GT 250 appartenuta a Mohammed V, re del Marocco: a quanto sarà battuta all’asta?

Il veicolo è un lusso che ha galvanizzato l’intero Stato, perché si tratta, nell’immaginario collettivo, di un mezzo legato all’indipendenza del 1956: un vezzo che il re, amante della ricchezza sfrenata, si concesse.  E se, invece, per una volta, fossero i diritti umani conquistati a essere ricordati come un momento ben preciso della storia marocchina?

Ferrari GT 250 appartenuta a Mohammed V, re del Marocco: barattare i diritti umani con un’auto

Se l’umanità riservasse la stessa attenzione che dedica ad auto e motori, ai diritti umani, il mondo sarebbe sicuramente un posto più piacevole in cui vivere. Ahimè, a seguito della 52esima revisione periodica universale sul rispetto dei diritti umani delle Nazioni Unite, è emerso che in Marocco si continuano a violare i diritti umani. Le autorità marocchine hanno respinto difatti le raccomandazioni sulla depenalizzazione delle relazioni sessuali consesuali tra adulti dello stesso sesso e sull’introduzione di misure per combattere la discriminazione delle persone Lgbtqia+. Dunque, appare ragionevole sperare in un’azione più incisiva della comunità internazionale volta a tutelare i soggetti che si sentono privati della loro libertà. Non ci si può imbattere in tentativi di vanagloria, quando si è lontani dagli standard internazionali.

Occorre riprendere il dibattito sociale e analizzare a fondo le variegate situazioni sociopolitiche del continente nero. Per farlo puoi partire qui dal nostro sito!